Go BIG or go SMART

Il titolo di questo articolo rappresenta un principio in cui crediamo molto, tuttavia, alle volte, è molto facile perdersi per strada. Lo sperimentiamo con le persone che frequentiamo quotidianamente per lavoro e la cosa ci riguarda anche da più vicino. Stimolate dagli input che arrivano costantemente, perdiamo di vista quel che davvero ci serve (o vogliamo). Se parliamo di business, ad esempio, che si tratti di fare domanda per uno dei tantissimi bandi in circolazione, di adottare l’ultima tecnologia o inserire nella propria strategia di comunicazione tutti i social network possibili, l’impressione che abbiamo, è che si rischi di voler cavalcare l’onda senza una solida attrezzatura, o peggio, senza aver nemmeno bisogno di cavalcarla, quest’onda. Chi ci segue da un po’ sa che uno dei valori più importanti per noi, è la consapevolezza. Consapevolezza che il più delle volte è basata sui dati, che anche la più piccola impresa, produce nello svolgimento della propria attività. Ecco perché abbiamo sempre promosso l’utilizzo di strumenti digitali, non soltanto per risolvere l’esigenza di fatturazione o della gestione della contabilità ma soprattutto per dare ai nostri clienti uno strumento valido per prendere decisioni migliori. Gli elementi da analizzare per avere consapevolezza dei propri bisogni e capire quale obiettivo porsi sono i seguenti:

  1. Vendite: quali prodotti o servizi vendi, a chi e in che quantità. Moltissime persone, negli ultimi anni hanno affiancato ai propri servizi, anche dei prodotti digitali. Oppure al contrario, hanno creato community a partire dai propri prodotti. Sarebbe utile raccogliere questo tipo di dati e aggregarli sotto etichette che abbiamo un valore strategico.
  2. Costi: quanto costa mandare avanti l’attività? I fornitori ti soddisfano? Viaggi per lavoro? Quando fai un preventivo, tieni conto dei tuoi costi fissi?
  3. Finanza: un conto è il fatturato, un altro è il conto in banca. Incassi quando emetti fattura o devi rincorrere i clienti? Sei puntuale nei pagamenti ai tuoi fornitori? Prima di fare un investimento, sei in grado di sapere se avrai la copertura per sostenerlo?
  4. Operatività: sapere come svolgi il tuo lavoro, è importante per capire quali risorse consumi in termini di tempo, strumenti e competenze. Inoltre serve anche a capire se le tue routine possono essere migliorate o se quell’investimento che ti fa battere il cuore sarà davvero la svolta per il tuo lavoro.
  5. Contesto esterno: il tuo modello di business sta in piedi? Quello che offri è rispondente alla domanda? Ci sono delle agevolazioni che puoi sfruttare? Chi sono i tuoi competitor? Ci sono rischi geografici o tecnologici da considerare?

Abbiamo elencato qualche domanda che possa darti qualche spunto di riflessione, tuttavia, anche le domande possono essere più intelligenti. Non è detto che verificare certi parametri sia proprio quello che ti serve. Capire quali sono le tue smart questions è un primo passo verso la consapevolezza.